Roberto Bolle
Roberto Bolle (26 marzo 1975) è un ballerino italiano. Attualmente, è il principale ballerino del Ballet Theatre americano, del Royal Ballet inglese, e del teatro alla Scala di Milano.
Nato a Casale Monferrato in provincia di Alessandria, all’età di 12 anni entra alla Scuola di ballo dell’Accademia Teatro alla Scala e grazie al suo grande talento viene notato da Rudolf Nureyev, che lo sceglie per interpretare il ruolo di Tadzio nell’opera “La Morte a Venezia”.
Nel 1996 dopo una rappresentazione di “Romeo e Giulietta”, viene nominato Primo Ballerino, quindi aumentano per lui le opportunità di danzare e inizia la sua attività di ballerino internazionale.
Si esibisce con le più importanti compagnie di balletto, come il Royal Ballet di Londra, il Balletto Nazionale Canadese, il Balletto di Stoccarda, lo Staatsoper di Berlino, il Teatro dell’Opera di Vienna, il Teatro dell’Opera di Monaco di Baviera, il Wiesbaden Festival, il Tokyo Ballet.
Ha danzato con le più note ballerine classiche italiane, come Carla Fracci, Alessandra Ferri, Ambra Vallo, Eleonora Abbagnato.
L’English National Ballet, diretto da Derek Deane, crea per lui due produzioni: “Il lago dei cigni” e “Romeo e Giulietta”, entrambe rappresentate alla Royal Albert Hall di Londra.
Dal 2003 gli viene riconosciuto il titolo di Étoile del Teatro La Scala.
Il 1º aprile 2004 in occasione della Giornata Mondiale della gioventù, balla sul sagrato di Piazza San Pietro al cospetto del Papa.
Nel giugno 2007 è il primo italiano invitato a danzare al Metropolitan di New York.
Roberto Bolle oltre a fare il ballerino, partecipa come fotomodello in sfilate di moda.
Teatro della Pergola
Il Teatro della Pergola è il teatro storico di Firenze ed uno dei più antichi di tutta Italia. Il teatro prese il nome dalla via in cui è collocato,poiché lì nel ‘5oo c’era un pergolato. Il teatro fu eretto con una struttura lignea nel 1656 da Ferdinando Tacca, per volere del Cardinale Giovan Carlo de’ Medici.
Fu inaugurato durante il carnevale del 1657 con l’opera buffa “Il Podestà di Colognole” di Giovanni Andrea Moniglia. I lavori furono ultimati nel 1661,quando il teatro celebrò le nozze del Granduca Cosimo III con lo spettacolo “Ercole in Tebe” di Giovanni Antonio Boretti.
In questo teatro nacque il genere del cosiddetto melodramma. Nel Settecento era uno dei migliori teatri italiani ed il granduca Pietro Leopoldo lo frequentava assiduamente.
Numerose furono le prime importanti, come le musiche di Luigi Cherubini o di Christoph Willibald Gluck, nell’Ottocento il “Macbeth” di Giuseppe Verdi, nel Novecento l’”Orfeo ed Euridice” di Joseph Haydn.
Opera dei Pupi
L’Opera dei Pupi è un tipo di teatro delle marionette, i cui protagonisti sono Carlo Magno e i suoi paladini. Le gesta di questi personaggi sono tratte dai romanzi e dai poemi del ciclo carolingio.
Le marionette sono dette pupi che in siciliano significa “bambini”.
L’Opera dei Pupi fa parte della tradizione siciliana dei “cuntastori” (cantastorie).
L’Opera dei Pupi si affermò nell’Italia meridionale e in particolare in Sicilia tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX.
I pupi rappresentavano tipicamente i paladini vestiti con corazza e mantello, e gli spettatori incitavano i loro paladini preferiti.
Fra i protagonisti oltre Carlo Magno, c’erano Orlando, Rinaldo, Gano di Maganza (il traditore), Angelica, Rodomonte e Agricane (saraceni) ecc.
Ancora oggi sopravvivono alcuni Teatri che offrono rappresentazioni per i turisti.
Recentemente il Teatro Opera dei Pupi è stato dichiarato dall’UNESCO “Capolavoro del patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.
Teatro La Fenice
Il Teatro la Fenice è un teatro lirico che si trova a Venezia.
E’ uno dei teatri più famosi d’Europa. Progettato da Gian Antonio Selva, i lavori di costruzione iniziarono nell’aprile del 1790 e terminarono nell’aprile del 1792.
Fu inaugurato il 16 maggio 1792 con la messa in atto de “I giochi di Agrigento” di Giovanni Paisiello.
In italiano Fenice significa “uccello immortale”, il suo nome è legato al mito greco della Fenice secondo cui essa si rigenerava dalle proprie ceneri. Difatti, il teatro che è stato distrutto 2 volte dagli incendi ma che ogni volta è stato ricostruito, può vantare una storia che ben si addice al nome di Fenice.
La prima volta bruciò completamente nella notte del 13 dicembre 1836.
La ricostruzione incominciò immediatamente ed il teatro riaprì il 26 dicembre 1837 con l’esecuzione di “Rosmunda in Ravenna” di Giuseppe Lillo.
Il 29 gennaio 1996 fu nuovamente distrutto da un incendio. Il 14 dicembre 2003 venne inaugurato con un concerto diretto da Riccardo Muti.
Prime assolute del teatro La Fenice
Gioachino Rossini: “Tancredi”(1813), “Sigismondo” (1814), “Semiramide”(1823) .
Vincenzo Bellini: “I Capuleti e i Montecchi “(1830), “Beatrice di Tenda “(1833).
Gaetano Donizetti: “Belisario” (1835), “Maria de Rudenz” (1838).
Giuseppe Verdi: “Ernani “(1843), “Attila”(1846), “Rigoletto”(1851), “La traviata”(1853), “Simon Boccanegra”(1857).
Teatro alla Scala
Il Teatro alla Scala o semplicemente La Scala, è uno dei più famosi teatri lirici del mondo situato a Milano.
L’attuale edificio è il secondo teatro, il Teatro Ducale che lo ha preceduto storicamente, fu distrutto da un incendio il 25 febbraio 1776, dopo un galà di Carnevale.
Un gruppo di 90 cittadini milanesi benestanti che siedevano nelle balconate del teatro, chiesero all’arciduca Ferdinando I d’Austria di costruire un nuovo teatro ed uno provvisorio mentre completavano il nuovo teatro.
L’architetto neoclassico Giuseppe Piermarini ne preparò un primo modello, ma questo venne rifiutato dal
conte Firmian, governatore d’Austria. Nel 1776 un secondo progetto fu accettato dall’imperatrice Maria Teresa.
Il nuovo teatro fu costruito nel posto in cui prima era situata la chiesa di Santa Maria alla Scala, da cui il teatro prende
il nome. La chiesa venne demolita e in 2 anni Pietro Marliani, Pietro Nosetti e Antonio e Giuseppe Fe, completarono il teatro.
Il nuovo teatro con il nome di “Nuovo Regio Ducal Teatro alla scala” fu inaugurato il 3 agosto 1778, con la rappresentazione “Europa riconosciuta”di Antonio Salieri.
Tradizionalmenete, la stagione teatrale apre il 7 dicembre, festa di S. Ambrogio,il santo patrono di Milano.
I monumenti di Napoli (Parte III)
Musei e teatri
Museo archeologico nazionale
E’ il museo archeologico più antico e importante d’Europa. L’edificio fu fondato dai Borboni alla fine del XVIII secolo e vi sono esposti molti reperti archeologici, come sculture, pitture, marmi, bronzi, porcellane, oreficerie ecc. Questi reperti, dall’età preistorica a quella tardo-romana, provengono dagli scavi di Pompei, Ercolano, dell’area vesuviana e dell’Italia meridionale.
Tra le cose più preziose, si possono ammirare le antichità etrusche ed egiziane della collezione
Borgia.
Museo di Capodimonte
Il museo comprende la galleria nazionale. Vi si può ammirare la collezione Farnese ereditata dai Borboni. Inoltre ci sono la
galleria dell’Ottocento,l’appartamento storico, le collezioni di porcellane, l’armeria e raccolte varie.
Questo splendido edificio è circondato da un vasto parco.
Cappella Sansevero
La Cappella venne fatta costruire nel 1590 da Giovan Francesco di Sangro per custodire un’immagine della Santa Maria della Pietà ancora adesso visibile in alto sulla parete dell’altare. Suo figlio Alessandro nel 1608 la trasformò in cappella per le sepolture della famiglia. Nel 1700 il principe Raimondo di Sangro la fece restaurare. All’interno della cappella vi sono diverse sculture, tra cui la Pudicizia (Antonio Corradini) e il Disinganno (Francesco Queirolo), dedicate rispettivamente alla madre e al padre del principe.
La scultura più famosa è quella del Cristo velato (1753) opera di Giuseppe Sammartino.
Palazzo Reale
In splendide sale vi sono mobili, dipinti, sculture e porcellane di casa Borbone.
Nella facciata si apre una serie di archi e di nicchie. All’interno delle nicchie, i Savoia fecero collocare otto statue rappresentanti i più illustri re di Napoli. Il palazzo dal 1919 ospita la preziosa Biblioteca Nazionale.
Sono molto interessanti anche il teatro di corte e la Cappella Reale.
Teatro San Carlo
E’ uno dei principali teatri lirici d’Europa. Fu costruito nel 1737 per volere di Carlo III di Borbone e inaugurato il 4 novembre del 1737, giorno dell’onomastico del sovrano.
Il teatro fu distrutto completamente da un icendio nel febbraio del 1816, poi Ferdinando IV di Borbone lo fece ricostruire in sei mesi da Antonio Niccolini.
Il teatro San Carlo insieme a quello della Scala Di Milano, divide il primato della più antica scuola di ballo in Italia.