Pasta alla Norma
La pasta alla Norma è una specialità di Catania (Sicilia).
E’ un piatto a base di pasta (solitamente maccheroni) condita con pomodoro, e con l’aggiunta successiva di melanzane fritte, ricotta salata e basilico.
Secondo la tradizione, sembra che Nino Martoglio, scrittore e poeta siciliano, colpito dalla bontà di questo piatto, lo abbia paragonato alla Norma, la celebre opera del compositore catanese Vincenzo Bellini. Da qui il nome di “Norma”.
Ingredienti (per 4 persone)
Pasta (maccheroni o altro): 400 g
Melanzane : 2
Pelati di pomodori: 500 g
Cipolla: 1
Qualche foglia di basilico
Ricotta salata: quanto basta
Olio extravergine di oliva: 2 cucchiai
Sale e pepe: quanto basta
Preparazione
Tritate la cipolla e mettetela a soffriggere in un pò di olio. Quando la cipolla si sarà imbiondita aggiungete la passata di pomodoro, salate e lasciate cuocere con il coperchio a fuoco medio per circa 15/20 minuti. A fine cottura aggiungete qualche foglia di basilico.
Nel frattempo, lavate le melanzane e tagliatele a fette sottili. Friggetele in olio caldo, scolatele su carta assorbente e unitele al sugo.
Lessate la pasta in abbondante acqua salata. Scolatela e unitela alla salsa di pomodoro con le melanzane. Fate insaporire per bene a fuoco dolce per qualche minuto, quindi impiattate e spolverate di ricotta salata grattugiata.
パスタ・アッラ・ノルマ
パスタ・アッラ・ノルマは、シチリア島カターニアの名物料理です。パスタ(通常はマッケロニ)をベースに、トマトソースで味付けし、揚げナス、リコッタ・サラータ、バジルを加えた料理です。
伝統によると、シチリアの作家・詩人のニーノ・マルトーリオがこの料理の美味しさに感動し、カターニア出身の作曲家ヴィンチェンツォ・ベッリーニの有名なオペラ「ノルマ」になぞらえて「ノルマ」と名付けたと言われています。
材料(4人分)
- パスタ(マッケロニなど):400g
- ナス:2個
- トマトピューレ:500g
- 玉ねぎ:1個
- バジル:数枚
- リコッタ・サラータ:適量
- オリーブオイル:大さじ2
- 塩、こしょう:適量
作り方
- トマトソースを作る: 玉ねぎをみじん切りにし、オリーブオイルで炒める。玉ねぎがしんなりしたら、トマトピューレ、塩、こしょうを加え、蓋をして中火で15~20分煮込む。最後にバジルを加える。
- ナスを揚げる: ナスを薄切りにし、塩を振ってしばらく置いて水気を切る。多めの油で揚げ、キッチンペーパーで油を切る。
- パスタを茹でる: パスタをたっぷりのお湯で塩を加えて茹でる。
- 仕上げ: 茹で上がったパスタをトマトソースと揚げナスに加え、よく混ぜ合わせる。皿に盛り付け、リコッタ・サラータをたっぷりかけていただく。
Arancino siciliano
L’arancino è una specialità della cucina siciliana (al plurale, arancini o arancine).
Il nome deriva dalla forma e dal colore dorato che ricordano un’arancia, ma nella parte orientale della Sicilia gli arancini hanno generalmente una forma conica. Riguardo alla dimensione, l’arancino ha un diametro di 8-10 cm.
Gli arancini più diffusi sono quello farcito con ragù di carne e piselli, quello al burro con mozzarella e prosciutto, infine quello farcito con spinaci e mozzarella.
A Palermo e Catania nella ricetta si mette spesso anche lo zafferano.
Per la preparazione, far cuocere il riso al dente. Livellare il riso in un piatto e lasciare raffreddare. Una volta raffreddato, formare dei dischi della grandezza di metà arancia, formare un incavo al centro e porvi una porzione di farcitura.
Chiudere con uno strato di riso della stessa quantità e compattare la forma dell’arancino.
Successivamente, passare nel’uovo sbattuto, impanare nel pangrattato, e friggere in abbondante olio.
アランチーノ
アランチーノは、シチリア料理の代表的な料理の一つです。(複数形ではアランチーニまたはアランチーネ)
その名前は、オレンジのような形と黄金色から来ています。しかし、シチリア島の東部では、アランチーノは一般的に円錐形をしています。サイズは、直径8〜10cmが一般的です。
最も一般的なアランチーノの具材は、ミートソースと豌豆、バター、モッツァレラチーズ、ハム、ほうれん草とモッツァレラチーズです。
パレルモとカターニアでは、サフランを入れることもよくあります。
作り方は、まず米をアルデンテに炊き上げます。米を平らな皿に広げて冷まします。冷めたら、オレンジの半分くらいの大きさの円盤状にし、中心に窪みを作って詰め物を詰めます。
同じ量の米で蓋をし、アランチーノの形を固めます。
その後、溶き卵にくぐらせ、パン粉をまぶし、たっぷりの油で揚げます。
Le spiagge più belle d'Italia
Dove si trovano le spiagge più belle d’Italia?
Gli utenti di TripAdvisor hanno risposto così..
San Vito Lo Capo
San Vito lo Capo si trova in provincia di Trapani, Sicilia. La spiaggia pù popolare è Macari. Ha sabbia bianca e un mare color turchese.
Villa Simius
Villa Simius è un comune della provincia di Cagliari, Sardegna.
Le spiagge di Silias, di Cala Pira e di Punta Molentis hanno sabbia bianca e rosata e mare turchese.
Lampedusa
L’isola di Lampedusa fa parte della provincia di Agrigento, Sicilia. Qui troviamo la “spiaggia dei conigli” che ha sabbia bianca finissima. Questa spiaggia inoltre, si trova molto vicino all’ ”isola dei conigli”dove ogni anno le tartarughe Caretta caretta vanno a deporre le uova.
Vieste
Vieste è un comune della provincia di Foggia, Puglia.
Le spiagge di Pizzomunno, Baia dei campi e Cala della Pergola sono tutte note per il mare blu cristallino.
Alghero
Alghero è un comune della provincia di Sassari, Sardegna. Burantin,è la spiaggia conosciuta per la sua forma a cuore, e La Speranza, è una spiaggia bellissima che si estende per poche centinaia di metri.
Positano
Positano è un comune della provincia di Salerno, Campania.
Le spiagge principali sono quelle di Fornillo, Arienzo e Spiaggia Grande.
La spiaggia di Arienzo è detta anche dei “trecento gradini” dal numero di scalini da affrontare per raggiungerla.
San Teodoro
San Teodoro, è un comune della provincia di Olbia-Tempio, Sardegna.
La Cinta, Cala D’Ambra e Isuledda, sono famose nel mondo per le coste bianche e sabbiose e il mare verde smeraldo.
Monterosso al Mare
Monterosso al Mare si trova in provincia di La Spezia, Liguria.
Appartiene al Parco Nazionale delle Cinque Terre ed è conosciuta per le sue scogliere a picco sul mare e le sue spiagge ghiaiose.
Otranto
Otranto si trova in provincia di lecce, Puglia.
Fra le spiagge, c’è Porto Badisco detto “Approdo di Enea”. Difatti, stando all’Eneide del poeta Virgilio, fu qui che approdò l’eroe greco Enea quando si mise in viaggio per mare dopo la caduta di Troia.
Sono da segnalare anche il litorale di Orte e la spiaggia di Torre dell’Orso、caratterizzate da
sabbia dorata e acqua cristallina.
Santa Teresa di Gallura
Santa Teresa di Gallura è un comune della provincia di Olbia-Tempio, Sardegna.
Fra le spiagge ci sono Capo Testa, Cala Grande e La Marmorata.
Loro caratteristiche sono le meravigliose spiagge sabbiose e le piccole insenature.
Palazzo dei Normanni
Il palazzo dei Normanni che si trova a Palermo era un tempo il Palazzo dei regnanti siciliani.
La sua costruzione ebbe inizio sotto i governatori arabi che dominarono Palermo nel IX secolo, poi fu ampliata dal normanno Ruggero II e dai suoi successori.
All’interno del palazzo c’è la Cappella Palatina costruita nel 1132, che è un bell’esempio di fusione degli stili architettonici prevalenti nella Sicilia del XII secolo: arabo, normanno e bizantino.
La parte alta ed il soffitto in legno hanno decorazioni a mosaico, la parte inferiore e la pavimentazione sono ricoperte di marmi ornati da mosaici.
Quando erano gli Svevi a governare, nel palazzo si svolgevano attività amministrative. Inoltre, al suo interno, ospitava la scuola poetica siciliana.
Gli Angioini e gli Aragonesi non risiedettero in questo palazzo, mentre a metà del XVI sec, i viceveré spagnoli lo ristrutturarono e vi andarono a vivere.
A partire dal 1947, il Palazzo dei Normanni è divenuto la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Il Palazzo è anche la sede dell’Osservatorio astronomico di Palermo.
Latte di mandorla
Il latte di mandorla è una bevanda tipicamente siciliana, diffusasi anche in Calabria, in Campania e in Puglia.
È realizzata mettendo in infusione in acqua le mandorle finemente tritate e spremendo poi le stesse per farne uscire il succo.
È una bevanda dissetante e viene servita, in estate, molto fredda.
La sua produzione è molto antica e venne sperimentata nei monasteri.
Preparazione:
Il latte di mandorla è un infuso a freddo, per preparalo occorrono 2/3 di mandorle e 1/3 di zucchero. Dopo aver pelato le mandorle, si triturano finemente con lo zucchero e si pone la pasta ottenuta in un canovaccio pulito. Il canovaccio va messo in acqua e tenuto in infusione per circa 6 ore. Il canovaccio va strizzato bene per recuperare tutto il succo.
Prima va versato in una bottiglia, poi va messo in frigorifero.
アーモンドミルク
シチリア島発祥の伝統的な飲み物
シチリア島発祥のアーモンドミルクは、カラブリア州、カンパニア州、プーリア州など、イタリア南部で広く飲まれています。細かく砕いたアーモンドを水に浸し、絞って作った植物性のミルクです。
暑い夏には、冷たくして飲むと爽やかで美味しいです。その歴史は古く、修道院で最初に作られたと言われています。
作り方
アーモンドミルクは、冷水で抽出する飲み物です。アーモンド2/3に対して砂糖1/3の割合で作りましょう。アーモンドの皮をむき、砂糖と一緒に細かく砕きます。このペーストを清潔な布袋に入れ、水に浸して約6時間おきます。布袋をよく絞って、中の液体を絞り出します。
絞り出した液体を瓶に移し、冷蔵庫で冷やして完成です。
Il vulcano Etna
L’Etna è un vulcano attivo che si trova sulla costa orientale della Sicilia. Un tempo era noto anche come Mongibello.
È il vulcano attivo più alto del continente europeo e il maggiore in Italia. La sua altezza varia nel tempo a causa delle sue eruzioni, ma si aggira attualmente sui 3.350 m e il suo diametro è di circa 45 chilometri.
L’Etna è uno di vulcani più attivi del mondo e le sue eruzioni si verificano quasi tutti i giorni.
Talvolta avvengono anche grandi eruzioni, ma non sono particolarmente rischiose per la gente che vive sui pendii o ai piedi del vulcano.
L’attività dell’Etna ebbe inizio circa 600.000 anni fa.
L’eruzione più distruttiva è avvenuta nel 1669. Durò 122 giorni e raggiunse e superò, dal lato occidentale, la città di Catania.
Nel 1928 i primi di novembre, si verificò l’eruzione più distruttiva del XX secolo. Essa portò in pochi giorni alla distruzione della cittadina di Mascali.
Da ricordare l’eruzione del 4 settembre del 2007, perché si potè vedere una fontana di lava alta 400 metri.
Vi sono diverse leggende riguardo alle frequenti eruzioni.
Per esempio, si suppone che l’Etna sia il luogo in cui è confinato Tifone, oppure che Eolo, il re dei venti, abbia imprigionato tutti i venti sotto le caverne dell’Etna.
Opera dei Pupi
L’Opera dei Pupi è un tipo di teatro delle marionette, i cui protagonisti sono Carlo Magno e i suoi paladini. Le gesta di questi personaggi sono tratte dai romanzi e dai poemi del ciclo carolingio.
Le marionette sono dette pupi che in siciliano significa “bambini”.
L’Opera dei Pupi fa parte della tradizione siciliana dei “cuntastori” (cantastorie).
L’Opera dei Pupi si affermò nell’Italia meridionale e in particolare in Sicilia tra la seconda metà del XIX secolo e la prima metà del XX.
I pupi rappresentavano tipicamente i paladini vestiti con corazza e mantello, e gli spettatori incitavano i loro paladini preferiti.
Fra i protagonisti oltre Carlo Magno, c’erano Orlando, Rinaldo, Gano di Maganza (il traditore), Angelica, Rodomonte e Agricane (saraceni) ecc.
Ancora oggi sopravvivono alcuni Teatri che offrono rappresentazioni per i turisti.
Recentemente il Teatro Opera dei Pupi è stato dichiarato dall’UNESCO “Capolavoro del patrimonio Orale e Immateriale dell’Umanità”.
Chiesa della Martorana
La Chiesa della Martorana, detta anche Santa Maria dell’Ammiraglio, è una chiesa di Palermo che si trova in Piazza Bellini.
La chiesa fu fondata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, l’ammiraglio al servizio del re normanno Ruggero II , e fu dedicata alla Madonna.
Nel 1394 venne fondato il convento della Martorana che ha dato poi il nome alla chiesa.
Dal punto di vista storico-artistico la chiesa è importante per la decorazione di mosaici bizantini che riveste le pareti, le arcate, le volte e la cupola. Questi mosaici sono i più antichi di tutta la Sicilia.
All’interno della costruzione, i primi mosaici raffigurano Ruggero II e Giorgio d’Antiochia.
I mosaici della cupola rappresentano al centro il Cristo Pantocratore, poi scendendo si vedono i 4 arcangeli e i patriarchi, mentre nelle nicchie sono ospitati i quattro evangelisti e nelle volte gli apostoli.
L’abside, distrutta sul finire del Seicento, venne sostituita con l’attuale cappella barocca.
Alla fine dell’Ottocento la Chiesa venne restaurata da Giuseppe Patricolo.
Alla chiesa si accede da un campanile che risale al XIII secolo.
Chiesa della Martorana
La Chiesa della Martorana, detta anche Santa Maria dell’Ammiraglio, è una chiesa di Palermo che si trova in Piazza Bellini.
La chiesa fu fondata nel 1143 per volere di Giorgio d’Antiochia, l’ammiraglio al servizio del re normanno Ruggero II , e fu dedicata alla Madonna.
Nel 1394 venne fondato il convento della Martorana che ha dato poi il nome alla chiesa.
Dal punto di vista storico-artistico la chiesa è importante per la decorazione di mosaici bizantini che riveste le pareti, le arcate, le volte e la cupola. Questi mosaici sono i più antichi di tutta la Sicilia.
All’interno della costruzione, i primi mosaici raffigurano Ruggero II e Giorgio d’Antiochia.
I mosaici della cupola rappresentano al centro il Cristo Pantocratore, poi scendendo si vedono i 4 arcangeli e i patriarchi, mentre nelle nicchie sono ospitati i quattro evangelisti e nelle volte gli apostoli.
L’abside, distrutta sul finire del Seicento, venne sostituita con l’attuale cappella barocca.
Alla fine dell’Ottocento la Chiesa venne restaurata da Giuseppe Patricolo.
Alla chiesa si accede da un campanile che risale al XIII secolo.
Valle dei Templi
La Valle dei Templi è un sito archeologico ubicato ad Agrigento, in Sicilia e risale al periodo della Magna Grecia,. Non è solo una meta turistica della Sicilia, ma è diventata anche un sito storico nazionale d’Italia. Dal 1997 è stata inserita nella lista dei luoghi Patrimonio mondiale dell’umanità, redatta dall’UNESCO.
Nella Valle dei Templi si trovano i resti di sette templi in stile dorico: le loro denominazioni e relative identificazioni, tranne quella dell’Olympeion, si presumono essere entrate nell’uso comune nel Rinascimento. I templi sono i seguenti:
Il Tempio di Giunone
Dedicato all’omonima dea greca, fu costruito nel V secolo a.C. e
incendiato nel 406 dai cartaginesi. Era il tempio in cui di solito si celebravano le nozze.
Il Tempio della Concordia
Il suo nome deriva da un’iscrizione latina ritrovata nelle vicinanze dello stesso tempio, costruito anch’esso nel V secolo. Attualmente è con ogni probabilità quello meglio conservato. Fu trasformato in tempio sacro nel VI secolo d.C.
Il Tempio di Eracle
Il più antico, era dedicato alla venerazione del dio Eracle (o Ercole), uno dei più rispettati dagli abitanti dell’antica Akragas. Distrutto da un terremoto, è oggi formato da appena otto colonne.
Il Tempio di Zeus Olimpico (Giove)
Edificato per onorare l’omonimo dio dopo la vittoria del 480 a.C. sui cartaginesi, è caratterizzato dalla presenza dei cosiddetti telamoni, statue di notevoli dimensioni con sembianze umane.
Il Tempio dei Dioscuri (o di Castore e Polluce).
Restano appena quattro colonne. Oggi è il simbolo della città odierna di Agrigento.
Il Tempio di Vulcano
Risalente al V secolo, si pensa sia una delle costruzione più imponenti della valle, ma è uno dei templi più danneggiati dal tempo e dai fenomeni naturali.
Il Tempio di Esculapio
Costruito lontano dalle mura delle città, era luogo di pellegrinaggio dei malati in ricerca di guarigione.
La valle dei Templi inoltre ospita la tomba di Terone, un monumento di tufo di notevoli dimensioni a forma di piramide, che gli studiosi ritengono sia stato eretto in onore dei romani caduti della Seconda guerra punica.