Settembre 16, 2024

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Luglio 17, 2009 | Federica Bozza

Giuseppe Tornatore

Giuseppe Tornatore (27 marzo 1956) è un regista, sceneggiatore e produttore cinematografico italiano, nato a Bagheria in Sicilia.
A sedici anni riesce a mettere in scena a teatro opere di maestri come Luigi Pirandello e Eduardo De Filippo. In seguito si accosta al mondo del cinema attraverso alcune esperienze documentaristiche e televisive.
Tornatore con il film “Nuovo cinema Paradiso” (1988), considerato il suo capolavoro, guadagna elevati consensi in tutto il mondo. Il film nel 1989, si aggiudica un premio speciale al Festival di Cannes e il premio Oscar come “miglior film straniero”.
I suoi principali film oltre a “Nuovo Cinema Paradiso” sono i seguenti.
“Stanno tutti bene” del 1990 con protagonista Marcello Mastroianni.
Nel 1991 collabora al film “La domenica specialmente” dirigendo l’episodio “Il cane blu”.
Nel 1994 gira “Una pura formalità”, presentato in concorso a Cannes. Nel film compaiono due star internazionali come il regista Roman Polanski e Gérard Depardieu.
Nel 1995 dirige “L’uomo delle stelle” con protagonista Sergio Castellitto. Il film ha ricevuto una nomination agli Oscar 1996 come “Miglior film straniero”.
Nel 1999 gira “La leggenda del pianista sull’oceano”, con protagonista l’attore Tim Roth, accompagnato dalla colonna sonora di Ennio Morricone.
Il film si aggiudica diversi premi come il David di Donatello e il Nastro d’Argento.
Del 2000 è “Malèna” con Monica Bellucci, mentre le musiche sono di Morricone.
Nel 2006 gira “La sconosciuta”, che si aggiudica tre David di Donatello.
A settembre dovrebbe uscire nelle sale il suo prossimo film intitolato “Baarìa”.

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Settembre 7, 2008 | Federica Bozza

Ermanno Olmi

Ermanno Olmi (24 luglio 1931) è un regista e sceneggiatore italiano di Bergamo.
Nasce in una famiglia contadina e profondamente cattolica. Le sue origini povere influiscono sui temi delle sue opere.
Tra il 1953 ed il 1961 realizza molti documentari, tra i quali “Tre fili fino a Milano”, “La diga sul ghiacciaio”.
Nel 1959 Olmi debutta sul grande schermo con il lungometraggio “Il tempo si è fermato”che parla dell’amicizia fra uno studente ed il guardiano di una diga nella solitudine dell’alta montagna.
Nel 1961 con “Il posto” ottiene ottime recensioni da parte della critica.
Il film, che parla di giovani alla ricerca del loro primo impiego, si aggiudica il premio della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Il film “E venne un uomo” del 1965 è un’attenta biografia di Papa Giovanni.
Nel 1977 si dice che Olmi abbia creato il suo capolavoro. Il film dal titolo “L’albero degli zoccoli”, rappresenta il mondo contadino in maniera poetica ma realistica e vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Dopo essersi ristabilito da una grave malattia, riprende a lavorare dirigendo il film “Lunga vita alla signora!” (1987), premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Argento.
L’anno seguente si aggiudica il Leone d’Oro con “La leggenda del santo bevitore”, basata sul racconto scritto da Joseph Roth. Inoltre, il film vince 4 David di Donatello.
Nel 2001 dirige “Il mestiere delle armi”. Si tratta di un film storico in costume che al Festival di Cannes 2001 si aggiudica 9 David di Donatello 2002.
Nel 2003 gira “Cantando dietro i paraventi”, un film ambientato in Cina.
Nel 2005 collabora con i registi, Abbas Kiarostami e Ken Loach, nel film “Tickets”.
Nel 2007 dirige “Centochiodi”, il suo ultimo film.
Nel 2008 riceve il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

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Settembre 7, 2008 | Federica Bozza

Ermanno Olmi

Ermanno Olmi (24 luglio 1931) è un regista e sceneggiatore italiano di Bergamo.
Nasce in una famiglia contadina e profondamente cattolica. Le sue origini povere influiscono sui temi delle sue opere.
Tra il 1953 ed il 1961 realizza molti documentari, tra i quali “Tre fili fino a Milano”, “La diga sul ghiacciaio”.
Nel 1959 Olmi debutta sul grande schermo con il lungometraggio “Il tempo si è fermato”che parla dell’amicizia fra uno studente ed il guardiano di una diga nella solitudine dell’alta montagna.
Nel 1961 con “Il posto” ottiene ottime recensioni da parte della critica.
Il film, che parla di giovani alla ricerca del loro primo impiego, si aggiudica il premio della critica alla Mostra del cinema di Venezia.
Il film “E venne un uomo” del 1965 è un’attenta biografia di Papa Giovanni.
Nel 1977 si dice che Olmi abbia creato il suo capolavoro. Il film dal titolo “L’albero degli zoccoli”, rappresenta il mondo contadino in maniera poetica ma realistica e vince la Palma d’Oro al Festival di Cannes.
Dopo essersi ristabilito da una grave malattia, riprende a lavorare dirigendo il film “Lunga vita alla signora!” (1987), premiato al Festival di Venezia con il Leone d’Argento.
L’anno seguente si aggiudica il Leone d’Oro con “La leggenda del santo bevitore”, basata sul racconto scritto da Joseph Roth. Inoltre, il film vince 4 David di Donatello.
Nel 2001 dirige “Il mestiere delle armi”. Si tratta di un film storico in costume che al Festival di Cannes 2001 si aggiudica 9 David di Donatello 2002.
Nel 2003 gira “Cantando dietro i paraventi”, un film ambientato in Cina.
Nel 2005 collabora con i registi, Abbas Kiarostami e Ken Loach, nel film “Tickets”.
Nel 2007 dirige “Centochiodi”, il suo ultimo film.
Nel 2008 riceve il Leone d’oro alla carriera alla Mostra del cinema di Venezia.

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Giugno 11, 2008 | Federica Bozza

Dino Risi

Dino Risi è stato un regista e sceneggiatore italiano.
È stato un maestro della commedia all’italiana insieme a Mario Monicelli, Luigi Comencini, Nanni Loy ed Ettore Scola. E’ nato a Milano il 23 dicembre del 1916.
Figlio di un medico, anch’egli inizia la carriera come psichiatra ma col tempo si appassiona di critica cinematografica e comincia a scrivere sceneggiature e articoli di attualità.
Il suo primo lavoro è il cortometraggio “Barboni” girato nel 1948, che tratta della disoccupazione a Milano.
Nel 1952 Risi esordisce come regista di lungometraggio con “Vacanze col gangster “, ma diventa celebre grazie al successo del film “Pane, amore e… “(1955) , sequel di “Pane amore e fantasia “(1953) e “Pane, amore e gelosia” (1954) diretti entrambi da Comencini.
I suoi più grandi successi sono “Poveri ma belli”, “Una vita difficile”, “Il sorpasso”, “I mostri” e “Profumo di donna”. Di “Profumo di donna” è stato girato anche un remake hollywoodiano, Scent of a Woman – Profumo di donna, diretto da Martin Brest, nel 1992.
Nel 2002 all’età di 85 anni, viene premiato con il Leone d’Oro alla carriera al Festival del Cinema di Venezia. Tanti grandi attori hanno collaborato con lui, fra questi Alberto Sordi, Vittorio Gassman e Nino Manfredi. E’ morto a 91 anni il 7 giugno 2008.

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Marzo 14, 2008 | Federica Bozza

Massimo Troisi

Massimo Troisi (19/2/1953 – 4/6/1994) originario di San Giorgio a Cremano (Napoli), era attore, sceneggiatore e regista.
Iniziò ad avere successo come attore dal 1976. In quel periodo recitava insieme agli amici Enzo Decaro e Lello Arena con cui formava il trio “La Smorfia”.
Dall’anno successivo divenne celebre lavorando in programmi televisivi come “Non stop”(1977), “La sberla”(1978), “Luna park” (1979).
Nel 1981 girò il suo primo film come regista, sceneggiatore e attore.
Il titolo del film era “Ricomincio da tre” e la colonna sonora era del cantante Pino Daniele.
Il secondo film s’intitolava “Scusate il ritardo”(1983).
Nel 1984 recitò con Roberto Benigni nel film “Non ci resta che piangere”.
Nel 1987 fu attore e regista del film “Le vie del Signore sono finite”. Questo film vinse il premio cinematografico italiano “Nastro d’argento” per l’eccellente sceneggiatura.
Negli anni 1988, 1989 e 1990 collaborò con il regista Ettore Scala e l’attore Marcello Mastroianni nei film “Splendor”, “Che ora è” e “Il viaggio di capitan Fracassa”.
Ne “Il viaggio di capitan Fracassa” interpretava il ruolo di Pulcinella.
Nel 1991 Troisi fu regista e sceneggiatore del film “Pensavo fosse amore invece era un calesse”, ed attore protagonista insieme all’attrice Francesca Neri.
L’ultimo film dal titolo “Il postino”(1994) diretto da Michael Radford, ricevette la nomination per il Premio Oscar. “Il postino” che parla dell’amicizia fra il poeta Pablo Neruda ed un postino, è considerato il film testamento di Troisi. Difatti, egli morì per attacco cardiaco alla giovane età di 41 anni subito dopo la fine delle riprese del film.

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