Palazzo dei Normanni
Il palazzo dei Normanni che si trova a Palermo era un tempo il Palazzo dei regnanti siciliani.
La sua costruzione ebbe inizio sotto i governatori arabi che dominarono Palermo nel IX secolo, poi fu ampliata dal normanno Ruggero II e dai suoi successori.
All’interno del palazzo c’è la Cappella Palatina costruita nel 1132, che è un bell’esempio di fusione degli stili architettonici prevalenti nella Sicilia del XII secolo: arabo, normanno e bizantino.
La parte alta ed il soffitto in legno hanno decorazioni a mosaico, la parte inferiore e la pavimentazione sono ricoperte di marmi ornati da mosaici.
Quando erano gli Svevi a governare, nel palazzo si svolgevano attività amministrative. Inoltre, al suo interno, ospitava la scuola poetica siciliana.
Gli Angioini e gli Aragonesi non risiedettero in questo palazzo, mentre a metà del XVI sec, i viceveré spagnoli lo ristrutturarono e vi andarono a vivere.
A partire dal 1947, il Palazzo dei Normanni è divenuto la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Il Palazzo è anche la sede dell’Osservatorio astronomico di Palermo.
Cappella degli Scrovegni
La cappella degli Scrovegni sita nel centro storico di Padova, è dedicata a Santa Maria della Carità.
Fu costruita tra il 1303 e il 1305 per volere di Enrico degli Scrovegni, ricco banchiere di Padova.
In origine la cappella era collegata attraverso un ingresso laterale al palazzo della famiglia Scrovegni, oggi non più esistente.
Nella cappella si può ammirare una famosa collezione di affreschi di Giotto. Per questa ragione è considerata uno dei capolavori dell’arte occidentale.
Sulle pareti della cappella sono raffigurati episodi della vita della Vergine e di Gesù.
Sopra la porta d’ingresso, si trova il Giudizio Universale dipinto da Giotto. Questo raffigura Cristo giudice circondato dagli Angeli e dagli Apostoli, sotto a destra si trovano i Beati, alla sua sinistra le condanne dei dannati raffigurate secondo la tradizione medievale.
Sull’altare della cappella si ergono tre statue Si tratta della Madonna con Bambino e due Angeli realizzati da Giovanni Pisano, lo scultore più noto di quel periodo.
Chiesa di Santa Maria del Carmine
La chiesa di Santa Maria del Carmine si trova nel quartiere Oltrarno a Firenze.
Essa è celebre per gli affreschi della cappella Brancacci considerati capolavori dell’arte rinascimentale. La cappella fu decorata dai pittori Masaccio e Masolino,ma i loro affreschi furono completati da Filippo Lippi.
La chiesa dedicata alla Beata Vergine del Carmelo sorse nel 1268 come parte di un convento carmelitano ancora oggi esistente. L’edificio fu ampliato una prima volta nel 1328, poi nel 1464.
Rinnovato nei secoli XVI e XVII, fu danneggiato da un incendio nel 1771 e ricostruito internamente nel 1782. La facciata non venne ultimata.
Nella chiesa c’è anche la cappella Corsini il cui nome deriva dalla ricca famiglia che visse a Firenze nei secoli XVII e XVIII.
Fu realizzata in stile barocco dall’architetto Pierfrancesco Silvani, mentre la piccola cupola fu dipinta da Luca Giordano. Il soffitto in stile rococò è opera di un importante artista fiorentino del XVIII sec., Giovanni Domenico Ferretti.
Nel convento restano molte opere, tuttavia a causa dell’incendio, sono solo frammenti di affreschi di pittori quali Filippo Lippi, Alessandro Allori, Pietro Nelli ecc.
Chiesa di Santa Maria del Carmine
La chiesa di Santa Maria del Carmine si trova nel quartiere Oltrarno a Firenze.
Essa è celebre per gli affreschi della cappella Brancacci considerati capolavori dell’arte rinascimentale. La cappella fu decorata dai pittori Masaccio e Masolino,ma i loro affreschi furono completati da Filippo Lippi.
La chiesa dedicata alla Beata Vergine del Carmelo sorse nel 1268 come parte di un convento carmelitano ancora oggi esistente. L’edificio fu ampliato una prima volta nel 1328, poi nel 1464.
Rinnovato nei secoli XVI e XVII, fu danneggiato da un incendio nel 1771 e ricostruito internamente nel 1782. La facciata non venne ultimata.
Nella chiesa c’è anche la cappella Corsini il cui nome deriva dalla ricca famiglia che visse a Firenze nei secoli XVII e XVIII.
Fu realizzata in stile barocco dall’architetto Pierfrancesco Silvani, mentre la piccola cupola fu dipinta da Luca Giordano. Il soffitto in stile rococò è opera di un importante artista fiorentino del XVIII sec., Giovanni Domenico Ferretti.
Nel convento restano molte opere, tuttavia a causa dell’incendio, sono solo frammenti di affreschi di pittori quali Filippo Lippi, Alessandro Allori, Pietro Nelli ecc.
La Reggia di Caserta
La Reggia di Caserta fu costruita dall’architetto Luigi Vanvitelli per volere di Carlo III di Borbone.
Il progetto prevedeva che il palazzo somigliasse alla Reggia di Versailles.
Ha 1200 stanze ed è circondato da 4 grandi cortili.
L’edificio si divide in un’ala settecentesca e un’ala ottocentesca.
Fra le opere artistiche vi sono l’affresco della Sala di Alessandro il Grande, la Camera da letto di Francesco II e lo scalone di 117
gradini.
Inoltre, nell’edificio vi è anche una Biblioteca ricca di 10.000 volumi.
I visitatori possono ammirare i sorprendenti stucchi,ori e marmi della Cappella Palatina e del Teatro di Corte.
Oltre a ciò, merita interesse il Presepe napoletano con pastori(statuine) d’epoca.
Carlo Vanvitelli, figliodi Luigi, terminò la costruzione.
I monumenti di Napoli (Parte III)
Musei e teatri
Museo archeologico nazionale
E’ il museo archeologico più antico e importante d’Europa. L’edificio fu fondato dai Borboni alla fine del XVIII secolo e vi sono esposti molti reperti archeologici, come sculture, pitture, marmi, bronzi, porcellane, oreficerie ecc. Questi reperti, dall’età preistorica a quella tardo-romana, provengono dagli scavi di Pompei, Ercolano, dell’area vesuviana e dell’Italia meridionale.
Tra le cose più preziose, si possono ammirare le antichità etrusche ed egiziane della collezione
Borgia.
Museo di Capodimonte
Il museo comprende la galleria nazionale. Vi si può ammirare la collezione Farnese ereditata dai Borboni. Inoltre ci sono la
galleria dell’Ottocento,l’appartamento storico, le collezioni di porcellane, l’armeria e raccolte varie.
Questo splendido edificio è circondato da un vasto parco.
Cappella Sansevero
La Cappella venne fatta costruire nel 1590 da Giovan Francesco di Sangro per custodire un’immagine della Santa Maria della Pietà ancora adesso visibile in alto sulla parete dell’altare. Suo figlio Alessandro nel 1608 la trasformò in cappella per le sepolture della famiglia. Nel 1700 il principe Raimondo di Sangro la fece restaurare. All’interno della cappella vi sono diverse sculture, tra cui la Pudicizia (Antonio Corradini) e il Disinganno (Francesco Queirolo), dedicate rispettivamente alla madre e al padre del principe.
La scultura più famosa è quella del Cristo velato (1753) opera di Giuseppe Sammartino.
Palazzo Reale
In splendide sale vi sono mobili, dipinti, sculture e porcellane di casa Borbone.
Nella facciata si apre una serie di archi e di nicchie. All’interno delle nicchie, i Savoia fecero collocare otto statue rappresentanti i più illustri re di Napoli. Il palazzo dal 1919 ospita la preziosa Biblioteca Nazionale.
Sono molto interessanti anche il teatro di corte e la Cappella Reale.
Teatro San Carlo
E’ uno dei principali teatri lirici d’Europa. Fu costruito nel 1737 per volere di Carlo III di Borbone e inaugurato il 4 novembre del 1737, giorno dell’onomastico del sovrano.
Il teatro fu distrutto completamente da un icendio nel febbraio del 1816, poi Ferdinando IV di Borbone lo fece ricostruire in sei mesi da Antonio Niccolini.
Il teatro San Carlo insieme a quello della Scala Di Milano, divide il primato della più antica scuola di ballo in Italia.