Chiesa di Santa Chiara
La chiesa di Santa Chiara si trova nel centro storico di Napoli.
Fu commissionata nel 1300 da Roberto d’Angiò agli architetti Gagliardo Primario e Leonardo di Vito nel Trecento. Costruita secondo lo stile gotico-provenzale, in seguito, fu restaurata in stile barocco.
Danneggiata nel 1943 da un’incursione aerea, poi è stata ricostruita in stile gotico-provenzale.
La facciata si caratterizza per il rosone centrale ed il portale a marmi rossi e gialli. L’interno ha un’unica navata senza transetto divisa in nove cappelle che hanno bifore.
La nona cappella conserva la struttura barocca ed accoglie le tombe dei Borboni.
Tra di esse, la più interessante è la tomba del principe Filippo, primogenito di Carlo III, opera dello scultore Giuseppe Sanmartino e, di fronte a questa, è il sepolcro di Maria Cristina di Savoia, regina di Napoli.
Dietro l’altare maggiore c’à la splendida tomba di Roberto I d’Angiò e, sul lato destro, la tomba di Carlo, duca di Calabria.
Nell’annesso convento, c’è il chiostro appartenuto dapprima alle Clarisse ed ora dei Frati Minori.
All’interno del chiostro ci sono colonne rivestite di maioliche policrome, con decori di fiori e frutta, paesaggi e scene mitologiche.
サンタ・キアラ教会
ナポリの歴史的中心部に位置するサンタ・キアラ教会は、14世紀にアンジュー家のロベルト1世によって、ガリアーロ・プリマリオとレオナルド・ディ・ヴィートという二人の建築家によって建てられました。プロヴァンス・ゴシック様式で建てられた後、バロック様式で修復されました。
1943年の空襲で大きな被害を受けましたが、その後、プロヴァンス・ゴシック様式で再建されました。ファサードは中央のバラ窓と、赤と黄色の大理石で作られたポータルが特徴です。内部はトランセプトのない単廊式で、9つの礼拝堂に分かれており、それぞれの礼拝堂には二連の窓があります。
9番目の礼拝堂はバロック様式の構造を残しており、ブルボン家の墓が安置されています。中でも最も興味深いのは、カルロ3世の長男フィリッポ王子の墓で、彫刻家ジュゼッペ・サンマルティーノの作品です。その向かい側には、ナポリ王妃マリア・クリスティーナ・ディ・サヴォイアの墓があります。
メイン祭壇の後ろには、ロベルト1世の壮麗な墓があり、右側にはカラブリア公カールスの墓があります。
教会に隣接する修道院には、かつてクララ会修道女が住んでいた、現在はフランシスコ会修道士が住んでいる中庭があります。中庭には、多色のマジョリカタイルで覆われた柱があり、花や果物、風景、神話などが描かれています。
Gian Battista Marino
Gian Battista Marino nasce a Napoli nel 1569 e muore nel 1625. L’autore nelle sue opere non dà risalto a questioni filosofiche, a problemi religiosi, i suoi poemi diventano il simbolo del Barocco europeo. I suoi interessi sono rivolti agli aspetti carnali e terreni della vita; il mondo per lui è un meraviglioso spettacolo. Per questo motivo nelle sue poesie non c’è introspezione psicologica, ma una meravigliosa descrizione del mondo con metafore ardite e ricercate. Il suo desiderio era quello di meravigliare il pubblico attraverso l’uso di parole insolite, di ritmi poetici nuovi. La sua opera più famosa è l’Adone, un poema lunghissimo e pieno di digressioni. È la storia di Adone che si innamora ricambiato dalla dea Venere tramite l’intervento di Cupido. Alla fine il protagonista muore a causa di Marte, e Venere lo trasforma in un purpureo anemone. Si tratta di un poema epico-mitologico in cui i momenti di vera grazia poetica sono rari, tuttavia l’opera è simbolo del meraviglioso, tema barocco per eccellenza. Altre opere poetiche scritte dal Marino sono la Lira, la Sampogna, la Galerìa.