Stella di Natale
La Poinsettia è la pianta originaria del Messico, conosciuta con il nome di Stella di Natale.
La Stella di Natale come simbolo di Natale è una tradizione che si tramanda dal Messico.
Si dice che a Città del Messico viveva una povera bambina di nome Ines.
Ines, la sera della vigilia di Natale, voleva portare un fiore a Gesù Bambino ma non avendo i soldi per acquistarlo, si mise a raccogliere dei rametti per strada e poi decise di legarli con il fiocco rosso che aveva fra i capelli.
Entrata in chiesa, offrì il mazzetto alla statua di Gesù, e poco dopo si trasformò in bellissimi fiori rossi. Da allora, quel fiore è diventato il simbolo dell’amore verso il prossimo.
Nel 1825, Joël Poinsett, quando risiedeva come ambasciatore americano in Messico, scoprì questa pianta e la portò negli Stati Uniti. Dopo ciò, si è propagata in tutto il mondo.
In Italia si è diffuso due secoli fa, da quando venne usata per adornare la Basilica di San Pietro. Oggigiorno, se ne vendono circa 20.000.000 all’anno.
Stella di Natale
La Poinsettia è la pianta originaria del Messico, conosciuta con il nome di Stella di Natale.
La Stella di Natale come simbolo di Natale è una tradizione che si tramanda dal Messico.
Si dice che a Città del Messico viveva una povera bambina di nome Ines.
Ines, la sera della vigilia di Natale, voleva portare un fiore a Gesù Bambino ma non avendo i soldi per acquistarlo, si mise a raccogliere dei rametti per strada e poi decise di legarli con il fiocco rosso che aveva fra i capelli.
Entrata in chiesa, offrì il mazzetto alla statua di Gesù, e poco dopo si trasformò in bellissimi fiori rossi. Da allora, quel fiore è diventato il simbolo dell’amore verso il prossimo.
Nel 1825, Joël Poinsett, quando risiedeva come ambasciatore americano in Messico, scoprì questa pianta e la portò negli Stati Uniti. Dopo ciò, si è propagata in tutto il mondo.
In Italia si è diffuso due secoli fa, da quando venne usata per adornare la Basilica di San Pietro. Oggigiorno, se ne vendono circa 20.000.000 all’anno.
Rocciata
La rocciata sebbene molto simile allo strudel trentino è un dolce tradizionale della regione Umbria. Sembra che risalga al periodo medievale.
È chiamato con questo nome nelle zone di Foligno, Assisi e Spello, in altre zone viene detto “attorta”. Il suo nome prende origine dalle radici dei verbi “torcere” e “arrocciare”.
Si tratta di una sottile sfoglia di pasta a base di farina di grano, acqua e olio. La sfoglia, a cui si aggiungono noci, zucchero, olio d’oliva e mele, viene arrotolata a forma di serpente.
A questo impasto, è possibile aggiungere altri ingredienti, come alchermes, cacao, pinoli,uva sultanina, cannella,fichi secchi, marmellata.
Il rotolo viene cotto in forno per 40 minuti a 180°.
Generalmente, la rocciata si prepara dal tardo autunno alla fine dell’inverno.