Settembre 16, 2024

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Marzo 31, 2010 | Federica Bozza

Crescia di Pasqua

La crescia è una torta salata tipica della tradizione culinaria delle Marche. Si mangia a Pasqua.
Ingredienti:
1 kg di farina, 10/12 uova, 150 g di olio extra vergine, 200 g di grana grattugiato, 100 g di pecorino grattugiato, 50 g di lievito di birra sciolto in un pò di acqua tiepida, 30 g di sale, 1 cucchiaino di pepe nero.
Preparazione:
Amalgamare al lievito sciolto nell’acqua tiepida, le uova, la farina e l’olio, quindi unire i formaggi, il sale ed il pepe. Fare di tutto l’impasto una pagnotta e adagiarla in una teglia da forno alta almeno 15 cm e larga 25cm, ben oliata. Lasciar lievitare, ben coperta.
Cuocere in forno a 200°C per 40 minuti con la teglia coperta poi altri 10 minuti a teglia scoperta. Lasciare riposare 20 minuti e quindi sfornare.

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Marzo 19, 2010 | Federica Bozza

Panuozzo

Il panuozzo, originario di Gragnano (Napoli), è come un pezzo di pane della lunghezza minima di 25-30 cm ed è fatto con l’impasto della pizza, cotto in forno a legna.
La cottura avviene in due fasi:
nella prima fase, in pochi istanti si cuoce l’impasto, ed il panuozzo può essere tagliato e farcito;
nella seconda fase, che dura circa 2 minuti, vengono cotti anche gli ingredienti.
In tale fase, l’impasto si gonfia finchè non compare una crepa laterale, in questo modo il vapore accumulato nell’impasto fuoriesce.
La farcitura più popolare è quella con mozzarella o provola e pancetta. Tuttavia, il panuozzo può contenere svariati salumi e verdure. C’è anche il panuozzo piccante,in cui si utilizza peperoncino, olio al peperoncino, oppure salumi aromatizzati.
Un panuozzo intero, essendo grande, può bastare per due persone. Non è solamente squisito, ma è anche un alimento economico.

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Marzo 19, 2010 | Federica Bozza

Panuozzo

Il panuozzo, originario di Gragnano (Napoli), è come un pezzo di pane della lunghezza minima di 25-30 cm ed è fatto con l’impasto della pizza, cotto in forno a legna.
La cottura avviene in due fasi:
nella prima fase, in pochi istanti si cuoce l’impasto, ed il panuozzo può essere tagliato e farcito;
nella seconda fase, che dura circa 2 minuti, vengono cotti anche gli ingredienti.
In tale fase, l’impasto si gonfia finchè non compare una crepa laterale, in questo modo il vapore accumulato nell’impasto fuoriesce.
La farcitura più popolare è quella con mozzarella o provola e pancetta. Tuttavia, il panuozzo può contenere svariati salumi e verdure. C’è anche il panuozzo piccante,in cui si utilizza peperoncino, olio al peperoncino, oppure salumi aromatizzati.
Un panuozzo intero, essendo grande, può bastare per due persone. Non è solamente squisito, ma è anche un alimento economico.

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Marzo 19, 2010 | Federica Bozza

Panuozzo

Il panuozzo, originario di Gragnano (Napoli), è come un pezzo di pane della lunghezza minima di 25-30 cm ed è fatto con l’impasto della pizza, cotto in forno a legna.
La cottura avviene in due fasi:
nella prima fase, in pochi istanti si cuoce l’impasto, ed il panuozzo può essere tagliato e farcito;
nella seconda fase, che dura circa 2 minuti, vengono cotti anche gli ingredienti.
In tale fase, l’impasto si gonfia finchè non compare una crepa laterale, in questo modo il vapore accumulato nell’impasto fuoriesce.
La farcitura più popolare è quella con mozzarella o provola e pancetta. Tuttavia, il panuozzo può contenere svariati salumi e verdure. C’è anche il panuozzo piccante,in cui si utilizza peperoncino, olio al peperoncino, oppure salumi aromatizzati.
Un panuozzo intero, essendo grande, può bastare per due persone. Non è solamente squisito, ma è anche un alimento economico.

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Marzo 10, 2010 | Federica Bozza

Palazzo Farnese

Il Palazzo Farnese è un edificio d’architettura rinascimentale cinquecentesca che sta a Roma. Dal 1874 il palazzo è sede dell’ambasciata francese.
Il progetto originario del palazzo si deve ad Antonio da Sangallo il Giovane, che aveva lavorato alla costruzione della basilica di S. Pietro sotto la guida di Donato Bramante. Ebbe l’incarico dal cardinale Alessandro Farnese e dopo uno o due anni di preparazione,i lavori iniziarono nel 1515, ma si interruppero per il saccheggio di Roma del 1527. Quando nel gennaio 1534 Farnese divenne papa Paolo III, commissionò Michelangelo per modificare il design del cortile, completare il cornicione del terzo piano e realizzare lo stemma del casato Farnese.
Dopo la morte del Sangallo nel 1546, i lavori furono proseguiti sotto la direzione di Michelangelo. La morte del papa interruppe nuovamente i lavori nel 1549.
Altri lavori furono effettuati ad opera di Ruggero nipote del papa, tra il 1565 e il 1575, diretti dal Vignola.
Giacomo della Porta per ordine del secondo cardinale Alessandro Farnese, nel 1589 completò la parte posteriore della facciata che affaccia sul Tevere.
Nelle stanze del Palazzo vi sono affreschi su Ercole e gli Amori degli Dei, realizzati da Annibale Carracci e altri pittori (1597-1608). Per lungo tempo in quelle stanze sono state esposte sculture classiche greco-romane della collezione della famiglia Farnese.

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Marzo 3, 2010 | Federica Bozza

Sacra Sindone

La Sacra Sindone è il lenzuolo che si suppone sia stato usato per avvolgere il corpo di Gesù Cristo nel sepolcro dopo la sua morte. Sul lenzuolo è impressa la figura intera di un uomo che porta segni di lesioni e di crocefissione.
La reliquia è custodita nel Duomo di Torino.
La Sindone è un lenzuolo di lino di colore giallo ocra, lungo circa 4,36 m e largo 1,10 m, lo spessore è di circa 0,35 millimetri, il peso di circa 2,400 kg.
A metà del XIV secolo la Sindone apparteneva al casato francese di Charny .
Nel 1453 passò nelle mani dei Savoia e venne conservato nella chiesa di Chambéry .
Nel 1532 la Sindone subì danneggiamenti a causa di un incendio ed i segni di bruciatura sono ancora visibili.
Nel 1578 la Sindone venne portata a Torino. Nel 1983 i Savoia la consegnarono al Papa, e da allora in poi fu custodita dall’Arcivescovo di Torino.
Le esposizioni pubbliche della Sindone sono chiamate ostensioni. C’è stata nel 2000 in occasione del Giubileo. L’ultima esposizione è stata nel 2010. La prossima dal 19 aprile al 24 giugno 2015.

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