Settembre 19, 2024

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Gian Battista Marino

Gian Battista Marino nasce a Napoli nel 1569 e muore nel 1625. L’autore nelle sue opere non dà risalto a questioni filosofiche, a problemi religiosi, i suoi poemi diventano il simbolo del Barocco europeo. I suoi interessi sono rivolti agli aspetti carnali e terreni della vita; il mondo per lui è un meraviglioso spettacolo. Per questo motivo nelle sue poesie non c’è introspezione psicologica, ma una meravigliosa descrizione del mondo con metafore ardite e ricercate. Il suo desiderio era quello di meravigliare il pubblico attraverso l’uso di parole insolite, di ritmi poetici nuovi. La sua opera più famosa è l’Adone, un poema lunghissimo e pieno di digressioni. È la storia di Adone che si innamora ricambiato dalla dea Venere tramite l’intervento di Cupido. Alla fine il protagonista muore a causa di Marte, e Venere lo trasforma in un purpureo anemone. Si tratta di un poema epico-mitologico in cui i momenti di vera grazia poetica sono rari, tuttavia l’opera è simbolo del meraviglioso, tema barocco per eccellenza. Altre opere poetiche scritte dal Marino sono la Lira, la Sampogna, la Galerìa.

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