Settembre 16, 2024

Banner Image

Dicembre 26, 2004 | Federica Bozza

Epifania

La parola“epifania”viene dal greco e significa “manifestazione”,nella religione cristiana celebra la prima manifestazione di Gesù Cristo. Nella tradizione popolare la parola si è trasformata in Befana ed ha assunto il significato di una vecchina particolare. Questa tradizione ha origini rurali. Infatti, anticamente il 12°giorno dopo Natale si festeggiava la morte e la rinascita della Natura, e proprio quella benevola vecchina era la personificazione della Natura.
La notte del 6 gennaio volava per i cieli con una scopa e andava a distribuire regali e dolci a tutti, in modo da piantare i semi che sarebbero nati durante l’anno successivo. Dopo di ciò, veniva bruciata come un ramo e rinasceva dalle ceneri come giovane Natura. Col passare del tempo la festa della Befana ha finito per assumere un altro significato. Oggi si pensa che la Befana sia una vecchina che premia o punisce i bambini. Alla vigilia del 6 gennaio, i bambini appendono le calze di lana al camino o alle finestre, e aspettano con trepidazione il giudizio della Befana. La Befana dona regali ai bambini buoni e ai bambini cattivi solo carbone che simboleggia le malefatte dell’anno passato.
In Italia c’è il detto “L’Epifania tutte le feste porta via!” Difatti, essa rappresenta la fine delle vacanze e si toglie di mezzo l’albero di Natale.

Share: Facebook Twitter Linkedin
Dicembre 13, 2004 | Federica Bozza

La Tombola

La Tombola è uno dei giochi tradizionali del Natale. E’simile al famoso Bingo.
Si distribuiscono delle cartelle numerate ai partecipanti. Una cartella è costituita da 15 caselle, 3 in verticale e 5 in orizzontale.
Si estraggono numeri che vanno da 1 a 90 e si gioca eliminando dalla cartella i numeri usciti.
Quando escono 2 numeri allineati su di una fila orizzontale è“ambo”,quando escono 3 numeri è“terno”,quando escono 4 numeri è“quaterna”,quando escono 5 numeri è “cinquina”. Quando escono tutti i numeri della cartella si fa “tombola”.
A Napoli c’è il libro della “Smorfia”. Poiché ogni numero ha il proprio significato, quando si fa l’estrazione, insieme al numero si dice in dialetto anche il suo significato.
Fare la tombolata risulta perciò più divertente.

Share: Facebook Twitter Linkedin
Dicembre 7, 2004 | Federica Bozza

I dipinti del Caravaggio

Caravaggio, il cui vero nome è Michelangelo Merisi, è un famoso pittore italiano vissuto alla fine del Cinquecento. Egli ha trasformato la tecnica pittorica del Seicento attraverso gli effetti del contrasto luce – ombra e un forte realismo.
Ora a Napoli al Museo di Capodimonte, si tiene una mostra sul Caravaggio che per la prima volta in Italia riunisce 25 dei suoi
capolavori.I dipinti risalgono all’ultimo periodo artistico del Caravaggio.
Tra le opere, ci sono la “Flagellazione”,le “Opere di Misericordia”e il“ Martirio di S.Orsola”che erano già presenti a Napoli, la
“Crocifissione di S.Andrea”,“Salomè con la testa del Battista”,“David con la testa di Golia”,la“Cena in Emmaus”,ecc.
Oltre a questi, sono esposti quadri di paternità incerta che alcuni critici ritengono siano lavori del Caravaggio.
Vi sono anche antiche riproduzioni di originali perduti.
La mostra di Napoli sarà aperta fino al 23 gennaio 2005.

Share: Facebook Twitter Linkedin
Dicembre 1, 2004 | Federica Bozza

La leggenda del Panettone

Il Panettone è il dolce di frutta a forma semisferica che si usa a Natale.
Secondo la leggenda, alla vigilia di Natale nella corte di Ludovico, Duca di Milano, si tenne un banchetto. Per quell’occasione il capocuoco aveva intenzione di preparare un dolce particolare, degno di chiudere con successo il banchetto.
Tuttavia, accortosi che il dolce si era bruciato troppo e non era più mangiabile, si trovò in difficoltà. A quel punto uno sguattero della cucina di nome Toni, propose il proprio dolce fatto con gli avanzi degli ingredienti (frutta candita e burro) del dolce precedente.
Il capocuoco, non avendo altro, decise di servire l’unico dolce disponibile.
Gli ospiti del Duca accolsero con applausi quel dolce, mangiandolo in un baleno.
Tutti chiesero di conoscere il nome e l’ideatore del dolce. Toni si fece avanti e disse che non gli aveva ancora dato un nome.
Così Il Duca di Milano decise di chiamare il dolce col nome di chi l’aveva preparato.
Da allora tutti festeggiano mangiando il “pan del Toni”ossia il panettone.
Oggi il panettone può avere gusti diversi, da quello classico fatto con frutta candita e uvetta, a quello farcito con crema di cioccolato o di limone.

Share: Facebook Twitter Linkedin