Settembre 8, 2024

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Tradizione di S. Lucia

Nel Trentino occidentale e nelle province di Udine, Bergamo, Brescia, Cremona, Mantova, Lodi, Verona, Piacenza, Parma, Reggio Emilia, esiste una tradizione legata a Santa Lucia. Santa Lucia, allo stesso modo di Babbo Natale e la Befana, è popolare soprattutto fra i bambini, come la Santa che porta regali ai bambini buoni e carbone a quelli cattivi.
Si dice che i bambini non possono vedere la Santa mentre consegna i regali, perchè se qualcuno la guarda, lei l’acceca gettandogli cenere negli occhi. Questa usanza nata negli anni trenta, è andata diffondendosi sempre più nei decenni successivi. Stando all’usanza, i bimbi scrivono una lettera alla santa, elencando i regali che vorrebbero ricevere.
A Bergamo tradizionalmente i bambini vanno a porre le lettere ai piedi della statua di Santa Lucia nella chiesa delle Madonna dello Spasimo.
Allo scopo di ringraziare la santa,la notte del 12 dicembre,i bambini usano lasciarle del cibo come arance, biscotti, mezzo bicchiere di vino rosso. All’asino che aiuta Lucia a trasportare i doni, lasciano del fieno.
Il mattino del 13 dicembre, non c’è più il cibo offerto alla Santa, e i bambini trovano dolci e i regali desiderati. In alcuni luoghi d’Italia, si usa distribuire, pane ai poveri. Inoltre si preparano piccoli pani rotondi, denominati “occhi di S.Lucia”, poiche’ Santa Lucia è protettrice della vista.

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